Tendine d’Achille gonfio

Tendine di Achille gonfio

Il disturbo connesso all’infiammazione del tendine d’Achille è comunemente riconosciuto con il termine di borsite del tendine d’Achille.

Questo disturbo è connesso alla struttura fibrosa ma soprattutto elastica del tendine.

I maggiori problemi si manifestano all’altezza del collegamento tra il muscolo tricipite della sura e l’osso calcaneare.

Un simile disturbo non avviene mai spontaneamente.

Questo tipo di infiammazione è infatti generato nella maggioranza dei casi da microlesioni che vengono reiterate nel tempo in quanto non avvertite dal soggetto.

Con il passare del tempo questi microtraumi diventano via via più importanti e portano ad uno stadio finale di infiammazione.

I fattori di rischio che concorrono alla lesione delle fibre del tendine sono, oltre a quelli enunciati, da ricercarsi anche in alcuni stili di vita.

L’adozione di un’errata postura può, in un meccanismo a catena tra i vari muscoli e tendini, provocare l’infiammazione del tendine d’Achille.

In una percentuale minore, molti episodi hanno registrato la loro causa in stiramenti improvvisi del tendine.

Sotto quest’aspetto, il gonfiore e l’infiammazione di questo tendine non è un caso nell’ambito sportivo.

Sono molti gli atleti che incorrono in questo problema, specie nel settore dei maratoneti e centometristi.

Altri fattori di rischio importanti riguardano la copresenza di malattie sistemiche.

Prima tra tutte l’artrite reumatoide seguita da gotta e diabete.

Tra le cause aggravanti di questo disturbo rientrano alcune terapie farmacologiche particolari.

Un trattamento con antibiotici chinolonici può aumentare il rischio di tendiniti.

Si può incorrere nelle stesse conseguenze anche in ambito di infiltrazioni di corticosteroidi.

Sintomi

I sintomi più comuni di un’infiammazione del tendine d’Achille riguarda la zona delle caviglie dove si avverte un dolore più intenso.

Alle caviglie gonfie si associa un dolore al tallone in ogni fase di movimento dell’arto specie muovendo il piede dall’alto verso il basso.

Seguono poi altri sintomi come dolori articolari più estesi, eritemi e ipostenia.

Alcuni sintomi possono d’altra parte portare a situazioni di rigidità articolare.

In molti casi, si avverte un vero e proprio rumore durante l’articolazione.

Quest’ultimo è provocato dall’assenza degenerativa o minor presenza di guaine tendinee che impediscono un movimento fluido.

Diagnosi e cura

L’infiammazione localizzata del tendine d’Achille è facilmente diagnosticabile attraverso alcuni esami clinici.

Una diagnosi tempestiva è doverosa in quanto un tendine d’Achille lesionato, se non trattato, può portare ad episodi di rottura completa del tendine.

In questa estrema situazione l’unica opzione disponibile sarà l’intervento.

La diagnosi di una simile infiammazione è doverosa nei confronti della facilità con cui si può effettuarla.

Sono infatti sufficienti alcuni esami clinici che solitamente vengono supportati da materiale visivo come radiografie e risonanza magnetica nucleare.

In base ad una diagnosi medica di tendinite localizzata nel tendine d’Achille si potrà procedere con una cura.

In prima battuta si potranno utilizzare semplici metodi come l’uso frequente di ghiaccio sulla zona interessata abbinato ad un periodo di riposo.

Come ulteriori misure cautelative si potrà ricorrere all’uso di farmaci antinfiammatori per ridurre il dolore.

Nel caso in cui un ulteriore confronto medico lo ritenga necessario si potrà avviare una terapia più incisiva.

Si dovrà ricorrere quindi ad infiltrazioni di cortisone abbinate a cicli di fisioterapia per aiutare la ripresa.

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